ENRICO SOLMI · Vescovo di Parma, 64 anni
“Questa è la vera forza della nostra comunità”
Il Vescovo di Parma Enrico Solmi sceglie di restare in silenzio. Preferisce non dire nulla sui toccanti momenti attraversati dalla città durante il lockdown di primavera. Ha condiviso con noi solo una frase: “Questa è la vera forza della nostra comunità”. Parole che vogliono essere cariche di significato e si riferiscono alla Cattedrale di Parma, la chiesa in cui, il 19 marzo 2020, il Vescovo ha celebrato una messa in solitudine per affidare la città alla protezione di San Giuseppe. Il suo pensiero andava a chi stava soffrendo, ma anche a tutti quelli che si stavano prodigando per aiutare la popolazione in quel drammatico momento. La messa nella Cattedrale completamente vuota, poi la benedizione fatta sul sagrato, perché la preghiera arrivasse in ogni strada della città, deserta anch’essa. Il giorno dopo il numero dei ricoveri a Parma ha raggiunto il suo massimo per poi lasciare il posto a una lentissima discesa. Marzo e aprile sono stati una fase dolorosa. Il lockdown ha richiesto la sospensione delle visite agli anziani e agli ammalati anche a tutti i religiosi. Il Vescovo ha così messo in condizioni i sanitari di dare conforto spirituale. Ha predisposto due preghiere, una per il personale sanitario, accompagnata da un crocefisso, e una seconda da recitare con i pazienti che lo avrebbero richiesto. La vicinanza della Chiesa si è manifestata lungo strade differenti: dalle messe celebrate in streaming, compresa quella di Pasqua, alla funzione celebrata dal Vescovo stesso a fine marzo al cimitero della Villetta per affidare al Signore le vittime del virus e le loro famiglie; pregare per chi stava ancora lottando per la vita, e rendere inoltre omaggio ai padri Saveriani e ai sacerdoti della diocesi deceduti. Durante il lockdown i servizi della Caritas diocesana non si sono invece interrotti pur nelle difficoltà logistiche causate dalla pandemia e dalle esigenze di sicurezza.