FRIL FATIHA Volontaria spesa solidale Resilienti 2020

FRIL FATIHA · Volontaria spesa solidale, 50 anni

“È stato un tempo per impararee trovare nuovi modi per restare uniti”

Ho scelto di muovermi perché sentivo che c’era bisogno di aiuto. Dopo le prime settimane trascorse in casa con la famiglia, ho ricominciato a fare la volontaria. Era nel pieno del lockdown, l’ho fatto con un po’ di timore, ma anche consapevole di quanto fosse importante fare qualcosa per gli altri proprio in quel momento. Sono originaria del Marocco e vivo a Parma da 23 anni. In questa città sono nati i miei tre figli e qui ho costruito la mia vita, impegnandomi per diverse associazioni e come membro della Consulta dei Popoli di Parma. In quei mesi, insieme ad altri volontari, ho dunque fatto il possibile per aiutare chi era in difficoltà. È stato un tempo per imparare e trovare nuovi modi per restare uniti. Ho iniziato facendo la spesa per chi ne aveva necessità: la portavo a casa a quelli che non potevano muoversi o che stavano male. Le voci giravano, ogni giorno si veniva a sapere di persone che avevano perso il lavoro, o che si erano ammalate. C’erano poi famiglie in difficoltà perché il marito era rimasto bloccato nel paese d’origine, mentre la moglie si trovava qui da sola con i figli piccoli e senza entrate economiche. I casi erano differenti e abbiamo gestito anche raccolte fondi per sostenere chi ne aveva bisogno. Io ho fatto quello che potevo, cercando di restare in sicurezza. Ricordo che, rientrando a casa, ogni volta disinfettavo tutto per proteggere la mia famiglia. Dall’inizio di maggio, quando gli ambulatori hanno ricominciato a funzionare, ho fatto anche la volontaria in ospedale. Insieme a un’altra decina di donne, avevamo il compito di accogliere le tantissime persone che dovevano fare la mammografia, provare loro la febbre e aiutarle a compilare i moduli. È stato un periodo indimenticabile: i timori, la solidarietà e i lutti che ci stavano intorno; le abitudini stravolte e i viaggi per vedere i parenti in Marocco lasciati in sospeso. Ci siamo trovati dentro una situazione nuova per l’intero mondo: ora dobbiamo andare avanti nell’incertezza, ma senza perdere la fiducia nel domani.