RESILIENTI 2020: DIETRO LA MASCHERA, OLTRE IL VIRUS
Una mostra effimera dedicata a chi ha combattuto il virus e continua a farlo ogni giorno.Dal 9 novembre 2020 nelle strade di Parma.
Il mondo è cambiato molte volte, e sta cambiando ancora, proprio sotto i nostri occhi, dietro alle mascherine che ogni giorno incrociamo veloci nelle strade della nostra città. Ci stiamo adattando ad un modo diverso di vivere, di lavorare, di coltivare le nostre relazioni, di pensare al futuro.Forse alcune cose che fino a pochi mesi fa ci sembravano routine e normalità non torneranno più, ce lo sentiamo dire ogni giorno; quello che ci resterà sarà probabilmente un mondo migliore, dove fare tesoro di questa esperienza tanto inattesa quanto straordinaria, dove sarà importante non dimenticare il sacrificio ed il dono di tutte quelle persone che, in silenzio, hanno portato il proprio contributo per gli altri. RESILIENTI 2020 è un percorso effimero, un ibrido tra mostra fotografica, comunicazione seriale e installazione artistica inclusiva e compartecipata che nasce con il preciso obiettivo di portare alle persone il racconto e la memoria dei parmigiani protagonisti dell’emergenza covid19 durante il primo lockdown di marzo 2020. Il progetto nasce da un’idea di Marco Gualazzini e Gian Luca Signaroldi, con il patrocinio del Comune di Parma, realizzato dal fotografo in sinergia con l’agenzia di comunicazione unsocials, con il contributo del fotografo parmigiano Pietro Gerboni e della giornalista Mariachiara Illica Magrini. Si tratta di 20 ritratti di grandi dimensioni (6x3 – 200x140) che verranno affissi su oltre 90 impianti pubblicitari disseminati nelle strade della nostra città a partire dal 9 novembre 2020.Marco Gualazzini: "data l’importanza e la straordinarietà della crisi che ci ha travolto, il grande numero di persone coinvolte con piccoli gesti o grandi atti di eroismo abbiamo sentito la necessità di celebrare i parmigiani protagonisti in prima linea in questa battaglia al virus attraverso 20 ritratti che raccontano una storia vera, senza mascherina sul volto”. Così come il virus ci ha coinvolto tutti, affiggiamo nelle strade della città i volti di quegli anticorpi che la nostra società ha saputo sviluppare. Il progetto ritrae un campione eterogeneo di persone, e di conseguenza anche i mondi che essi stessi rappresentano: l’obiettivo è quello di creare un vero e proprio cortocircuito visivo nello spettatore che attraversa le strade della nostra città. Gian Luca Signaroldi: "ogni soggetto, stampato in grandi dimensioni su carta povera normalmente utilizzata per la pubblicità commerciale, rappresenta una persona che fin da subito ci appare famigliare; forse lo abbiamo visto in tv o sul giornale, forse lo abbiamo incrociato dietro una mascherina colorata, lo sguardo negli occhi per un secondo. Lo spettatore del ritratto realizza che ciò che gli si pone innanzi non è la pubblicità di un prodotto, bensì una storia che lo proietta all’interno di un’esperienza diversa, potente, una storia che ti viene a cercare di persona.”Le fotografie rappresentano infatti 20 ritratti ambientati a figura intera; su ogni fotografia è impressa una citazione estratta dall’intervista del protagonista che riguarda il vissuto individuale e collettivo del primo lockdown da covid19.Il titolo del progetto, RESILIENTI2020, è legato idealmente a quello di Parma2020, da qui la scelta di ritrarre 20 persone. “ Tra queste c’è padre Simoncelli. Attraverso la sua figura,” conclude Gualazzini, “abbiamo voluto rendere omaggio a tutti quei padri Saveriani morti questa primavera, dopo avere dedicato le loro intere vite all’Altro, nei paesi in via di sviluppo, dal Congo al Ciad.”Una sorta di memoriale alle gesta di semplici cittadini che si sono riscoperti eroi a propria insaputa, proprio come ognuno di noi. Si ringrazia Luca Coruzzi, tipografo in Parma, per il contributo alla stampa dei manifesti.